VOLEZ, VOGUEZ, VOYAGEZ

Volez, Vogue, Voyagez è la mostra del Grand Palais di Parigi (fino al 21 febbraio 2016) che celebra il monogramma più famoso al mondo. L’esposizione svela al grande pubblico una straordinaria raccolta di materiali d’epoca che fanno capire come Louis Vuitton sia una delle griffe più desiderate, non solo oggi ma dalla fondazione nel 1854.

Nato come malletier, bottega artigianale di bauli, da viaggio e non solo, nel 2001 Vuitton ha preso una strada irreversibile, allargandosi al prêt-à-porter da donna e da uomo e poi a ogni altro accessorio di alta gamma, dagli occhiali agli orologi, dai gioielli alle guide di viaggio. Le sfilate delle collezioni principali, a Parigi, e quelle delle linee cruise sono veri e propri eventi, perché la fama del brand corrisponde alla sua potenza economica: Vuitton è il primo marchio della divisione Fashion & Leather Goods di Lvmh e secondo Exane-Bnp Paribas, al solo brand sono riconducibili (dati 2014) 7,56 miliardi dei ricavi di Lvmh con utili vicini ai 3 miliardi, tra i più alti, in assoluto e in percentuale, del lusso.

In mostra mille oggetti (bauli e non solo), selezionati da un archivio che ne contiene 15 volte di più. Tra le tante curiosità, il baule appartenuto a Ernest Hemingway, costruito per contenere decine di libri e la sua macchina da scrivere, o quelli montati da André Citroen sull’auto con la quale, tra il 1924 e il 1925, attraversò Algeria, Mali e Congo. O ancora, i bauli di Christian Dior e Yves Saint- Laurent e quello, più recente, di Karl Lagerfeld, pensato per contenere anche gli articoli dal viaggio dell’adorata gatta Choupette.