Balenciaga: a Milano una monografica del maestro della moda
19.02.2025A 130 anni dalla nascita di Cristóbal Balenciaga, uno dei couturier più influenti della storia della moda, Palazzo Morando a Milano ospita la prima mostra monografica italiana dedicata al designer spagnolo. Intitolata Cristóbal Balenciaga: Shoes From Spain Tribute, l’esposizione sarà visitabile dal 21 febbraio al 2 marzo 2025 e rappresenta un omaggio alla visione e all’arte sartoriale di uno stilista che ha rivoluzionato il concetto di eleganza.
Definito da Christian Dior il maestro di tutti noi e paragonato a Picasso dal fotografo Cecil Beaton, Balenciaga ha segnato un’epoca con il suo stile innovativo, le silhouette scultoree e la capacità di fondere tradizione e avanguardia. Partito dalla Spagna, dove le sue creazioni conquistavano la monarchia, si trasferì in Francia e lì fondò la sua maison, imponendosi come uno dei più grandi talenti dell’haute couture. Ancora oggi, il suo lascito stilistico è fonte di ispirazione per generazioni di designer.
La mostra offre un viaggio immersivo nell’universo estetico di Balenciaga. Il percorso espositivo, allestito nelle sale del piano terreno e nel Salottino dorato del piano superiore di Palazzo Morando, è suddiviso in otto sezioni tematiche, ognuna delle quali esplora un aspetto distintivo della sua creatività.
Fin dall’ingresso, i visitatori vengono accolti da lunghe tende bianche che evocano l’atmosfera del suo atelier parigino. Tra le creazioni esposte spicca l’abito infanta del 1939, simbolo del legame tra il couturier e la tradizione spagnola, insieme a un raffinato abito avorio con una cappa color lampone, indossato dalla Contessa di Torroella de Montgri in occasione delle nozze tra Juan Carlos e Sofia di Spagna. La narrazione prosegue con una selezione di capi appartenuti a clienti e amiche intime dello stilista, come la Marchesa di Llanzol e sua figlia Sonsoles Díez de Rivera.
Un’intera sezione è dedicata agli abiti da sera, tra cui un prezioso vestito in sari di broccato d’argento che il mezzosoprano Teresa Berganza indossò nel 1965. L’esperienza diventa ancora più immersiva con un’installazione che permette di osservare un iconico abito a palloncino in seta nera attraverso uno spioncino, un richiamo al modo in cui lo stesso Balenciaga scrutava le sue modelle sfilare dietro le quinte. Il nero, colore prediletto dal couturier, diventa il protagonista di un’area che celebra la sua capacità di rendere questa tonalità un simbolo di eleganza assoluta.
Il viaggio nell’universo dello stilista si conclude con due creazioni straordinarie: un abito da sposa in shantung di seta avorio, interamente ricamato in filo d’argento e ispirato ai mantelli delle vergini di Siviglia, e un abito da sera del 1951 ricoperto di perline e cristalli, proveniente dalla Swarovski Heritage Collection. Nel suggestivo Salottino dorato, spazio normalmente chiuso al pubblico, viene infine esposto un abito da sera in seta rosa pallido, decorato con paillettes e perline dorate, abbinato a un elegante cappotto ton sur ton.
Attraverso un allestimento che evoca la solennità delle sue sfilate – descritte all’epoca come veri e propri rituali religiosi – la mostra celebra il mito di Balenciaga e la sua visione senza tempo. Gli abiti diventano sculture, opere d’arte immortali che raccontano una storia fatta di rigore, sperimentazione e profonda devozione alla tradizione. Un’occasione imperdibile per immergersi nell’universo di uno dei più grandi maestri della moda.