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ANTONIO MARRAS NULLA DIES SINE LINEA

28.12.2016

Antonio Marras Nulla Dies Sine Linea e la mostra antologica di opere d’arte alla Triennale di Milano (fino al 21 gennaio 2017), realizzate negli ultimi vent’anni, che racconta il percorso visivo dello stilista e costumista sardo. Il titolo della mostra è la famosa frase di Plinio il Vecchio riferita al pittore Apelle che “non lasciava passar giorno senza tratteggiare col pennello qualche linea”, suggerisce come lo stesso ha sempre affiancato alla sua attività di stilista quella di artista.

Antonio Marras, conosciuto come il più intellettuale degli stilisti italiani, è noto soprattutto per le sue contaminazioni tra i mondi che compongono l’universo creativo: dal cinema alla poesia, dalla storia all’arte visiva. E proprio quest’ultima è la protagonista della mostra. Più volte Marras ha partecipato ad esposizioni e ha lui stesso organizzato mostre ed eventi. Vincitore del Premio Francesca Alinovi, protagonista di una delle ultime Biennali di Venezia, Marras si colloca al centro di un universo poetico teso fra linguaggi diversi, sospeso tra sconfinamenti da una materia all’altra, da una tecnica all’altra, da un’espressività all’altra.


Per la mostra della Triennale Antonio Marras, insieme a una serie di installazioni edite e inedite, ha rielaborato più di cinquecento disegni e dipinti, realizzati nel corso degli anni, montandoli su vecchie cornici su cui è intervenuto intessendoli con le più disparate stoffe e appendendoli lungo le pareti della Curva della Triennale, testimoni e al tempo stesso narratori della vita raccontata nelle “stanze”, installazioni con finestre, porte, pertugi, abitate da vecchi abiti (nessuno disegnato da lui) e oggetti di varia natura e foggia.

In un allestimento fluido, esso stesso un’opera d’arte, che si estende per più di 1.200 metri quadrati, sono esposti anche gli incontri e le relazioni di Marras, come quello con Maria Lai e Carol Rama, due figure che hanno per prime sollecitato Marras a esporre opere tenute segrete.

A concludere il viaggio il racconto di una vita da nomade. Centinaia, migliaia di disegni, schizzi, frammenti che Marras ha realizzato negli anni durante i suoi innumerevoli viaggi: memorie di sguardi, mappe, voci, silenzi, pensieri, mondi. Quaderni, album, diari riempiti di colori a testimoniare una creatività infinita e mai sedata.
L’esposizione racconta il mondo visionario di Antonio Marras, un attraversamento dei segni emozionali e intellettuali che segnano tappe importanti nella sua vita.

Foto di Salvatore Amura e Daniela Zedda

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